Photo Gallery Liguori Editore - Ann Radcliffe: paesaggi e misteri.


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Frontespizio di The Romance of the Forest, London 1791.

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Alfonso Simonetti (1840-92), Ancor non torna, olio su tela.
Le due poesie intitolate Night contenute in The Romance of the Forest sono entrambe un canto edonistico al godimento della notte, delle sue atmosfere, delle sue ombre, dei suoi sussurri.

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Salvator Rosa, Apollo e la Sibilla cumana, 1650, olio su tela.
Ann Radcliffe fu riconosciuta come "the Salvator Rosa of Brtish novelists".

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J.M.W.Turner, Tormenta. Annibale con l'esercito attraversa le Alpi, 1812, olio su tela.

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J.M.W.Turner, Il campanile di San Marco e il Palazzo Ducale, 1819, matita e acquerello su carta.
La Venezia magica e luminosa che la Radcliffe sceglie di presentare in The Misteries of Udolpho emerge fluttuante dall'azzurro come nei primi acquerelli di Turner.

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Sebastiano Ricci, Nettuno ed Anfitrite, 1691-94, olio su tela.

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Tiziano, Venere Anadiomene, 1520, olio su tela.
La sea-nymph, creatura femminile marina con la quale la Radcliffe evoca Venezia, discende dalle divinità marine della pittura del Rinascimento e soprattutto dalla pittura di Tiziano.

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William Blake, Oberon, Titania e Puck con le fate, 1786, acquerello su carta.
Nella raccolta di poesie Gaston de Blondeville Ann Radcliffe si dipinge come Regina della notte, potente Incantatrice dalla magica bacchetta in un mondo di elfi e di fate.

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J.M.W. Turner, Kenilworth Castle, Warwickshire, 1830, acquerello e guazzo.

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J.M.W. Turner, La nave degli schiavi, 1840, olio su tela.